ORCHESTRA MULTIETNICA DI AREZZO diretta da Enrico Fink con GINEVRA DI MARCO, Francesco Magnelli, Andrea Salvadori


AREZZO - Arena Eden

ginevra_ORCHESTRA MULTIETNICA DI AREZZO
diretta da Enrico Fink con GINEVRA DI MARCO, Francesco Magnelli, Andrea Salvadori

 Ore 21:15

Ingresso € 13,00 – ridotto € 10,00

In caso di maltempo il concerto si terrà presso il Teatro Mecenate di Arezzo – Viale Dante Alighieri

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In occasione dell’inaugurazione della XXIV edizione del Festival delle Musiche la vivacità e gli intrecci timbrici dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, diretta da Enrico Fink, incontreranno Ginevra Di Marco, una tra le voci più carismatiche del panorama musicale italiano, e una tra le ricercatrici più attente – insieme a Francesco Magnelli e Andrea Salvadori – all’interno del vasto repertorio della musica popolare, non solo italiana.

Una produzione Officine della Cultura.

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“Tracciamo un percorso di culture e di tradizioni. Un percorso di pace, di nomadismo e di amore per le proprie radici, che dal Nord Africa sale per la Turchia, la Grecia, i Balcani, l’Est Europeo, e arriva fino al nostro Paese, alle coste bagnate da quello stesso Mediterraneo che unisce e allontana i popoli. Un percorso che parte dalle antiche pietre che riconobbero le tre grandi religioni, dalla terra che venne attraversata dalla tribù unificante di Abramo e che traccia la via dei tanti tentativi di conquista da parte dell’Occidente. Oggi un percorso di nuove migrazioni.
Proviamo a pensare alle musiche che attraversano i cuori della gente di quelle terre. Proviamo a capirle. Scopriremo che le radici non sono poi così lontane tra di loro come si crede. La cultura e le tradizioni hanno tanto in comune: i sapori, i ritmi, i suoni.
Proviamo a pensare alla drammatica necessità di fermare la spirale di guerra, di trovare una soluzione di pace giusta ed una convivenza fondata sul riconoscimento dei diritti di tutti all’esistenza, alla creatività, alla vita. Cultura e musica significano pluralità, confronto e mescolanza”.
Questi i principi ispiratori del progetto che ha portato alla costituzione dell’Orchestra Multietnica di Arezzo.

Ginevra Di Marco (Firenze 1970) appare nel 1993 quando partecipa come ospite in Ko de mondo primo disco dei CSI. Le sue qualità vocali la fanno subito notare e già dal seguente disco la si può considerare prima voce al fianco di Giovanni Lindo Ferretti, cantante del gruppo. Con il Consorzio Suonatori Indipendenti resterà per i dieci anni successivi, condividendo tutti gli album in studio e i tour.
Dal 1999 inizia una parallela carriera solista con la collaborazione di Francesco Magnelli, anch’egli membro dei CSI.
Nel 2001, allo scioglimento dei CSI, continua la collaborazione con alcuni componenti del gruppo attraverso il nuovo progetto PGR, dove cura molte delle linee melodiche dei testi scritti da Ferretti nell’omonimo disco. Nel 2004, assieme a Magnelli, lascia i PGR per seguire altre direzioni.
La coerenza del percorso di Ginevra rimane intatta, non si disperde e raccoglie il frutto di tutte quelle esperienze che le hanno insegnato il mestiere dell’essenzialità e della floridezza, il peso specifico delle sfumature, la complessità dello stare al mondo, su questo mondo, in questo tempo. Nei due anni successivi Ginevra si dedica quasi esclusivamente alla grande esperienza musicale e di vita intrapresa con lo spettacolo Stazioni Lunari.
Da qui inizia il suo nuovo grande viaggio: quello che parte dalla tradizione della sua Toscana per allargarsi ai canti popolari del Mediterraneo e ai canti dal margine della Storia, da un mondo profondo e dimenticato: Romania, Ungheria, Grecia, i Balcani, gli Slavi, i Rom, il Portogallo, la Bretagna, il Messico, il Cile, gli italiani del Sud e quelli di Toscana. Arrangiamenti e rivisitazioni volti a coinvolgere il pubblico con il calore ed il sapore delle feste di paese, delle danze, della musica cantata dalla gente, rivisitazioni realizzate con il fondamentale apporto di Francesco Magnelli al piano e Andrea Salvadori alle corde con i quali la collaborazione continua in un sodalizio che, anche negli anni a venire, si farà sempre più costante e intenso.