DUO SBAFFI/CAMPI


Chiostro Palazzo di Monte

16_07_26_Sbaffi_Campi-ridLeonardo Sbaffi sassofono
Cristina Campi pianoforte

Musiche di Monteverdi, Marcello, Bach, Mompou, Francaix, Milhaud, Marquez

Ingresso Euro 5,00
Inizio ore 21:15 – in caso di maltempo il concerto si terrà presso il Teatro Verdi

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Prima parte
F. MOMPOU Estratto da  “Musica callada” n. 1
CAMPI/SBAFFI Improvvisazione
C. MONTEVERDI Pur Ti miro
B. MARCELLO Concerto in Do minoreAllegro moderato, Adagio, Allegro
J. S. BACH Sonata in Sol minore -  Allegro, Adagio, Allegro

Seconda parte
F. MOMPOU Cancion y danza (pianoforte)
D. MILHAUD Scaramouche - Vif, Modéré, Brazileira
J. FRANCAIX Cinq danses exotiques – Pambiche, Baiao, Mambo, Samba lenta, Merengue
A.  MARQUEZ Danzon n. 2  – Trascrizione per pf e sax A. Napolitano

Leonardo Sbaffi ha svolto la sua attività invitato da molte prestigiose istituzioni concertistiche quali Salzburger Festespiele, Accademia Filarmonica Romana, Accademia Chigiana, Accademia Nazionale Santa Cecilia, International Gaudeamus MusicWeek di Amsterdam, Festival d’Automne di Parigi, Amici della Musica di Palermo, Festival delle Nazioni, Temporada Buenos Aires, Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Traiettorie, esibendosi in sale quali Mozarteum, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Olimpico di Roma, Auditorium Parco della Musica di Roma, Hebbel Theater di Berlino,Teatro Regio di Torino, Teatro Comunale di Bologna.
Ha all’attivo registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI, RAI SAT, Radio France, BBC, Telemontecarlo, Videomusic, ed inciso per Edipan, Legend, Stradivarius, Col legno e Zig Zag Territoires ottenendo da riviste specializzate come Amadeus, The Classic voice, Musica, Suono, oltre che le francesi Diapason, Repertoire e Le monde de la musique i massimi riconoscimenti (5 stelle, 5 diapason e Choc de la Musique).
Ha realizzato prime assolute e prime italiane di Sciarrino, Donatoni, Manzoni, Reich, Glass, Morciano, Perezzani.
Con il Lost Cloud Quartet, ha eseguito le musiche di Salvatore Sciarrino per l’Opera dei Pupi di Mimmo Cuticchio con Ami Stewart ne La terribile e spaventosa storia del principe di Venosa e della bella Maria ed ha curato le prime assolute di La bocca, i piedi, il suono per 4 sax solisti e 100 sax in movimento e Pagine, entrambe dedicate al quartetto ed inoltre del Canzoniere da Scarlatti e Studi per l’intonazione del Mare registrato da RAI SAT ed inciso dal vivo.
Vincitore del concorso nazionale per l’insegnamento nei conservatori è titolare della classe di saxofono al Conservatorio U. Giordano di Foggia.

Cristina Campi si è diplomata in pianoforte al conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino e, in seguito, in Clavicembalo e in Didattica della Musica al Conservatorio L. D’Annunzio di Pescara.
Si è perfezionata con i Maestri C. Bruno, E. Verona e L. Cerroni.
Ha conseguito inoltre la Laurea di Secondo Livello in Pianoforte e in Musica da Camera.
Ha svolto attività concertistica sia come solista che in varie formazioni cameristiche, prediligendo quella del duo pianistico.
La sua attività è rivolta in modo particolare al repertorio del novecento, al teatro musicale e alla musica contemporanea.
Con il Duo EKA, pianoforte a quattro mani, ha tenuto concerti per Istituzioni Concertistiche in Italia, Svizzera e in Germania e ha inciso nel 2001 il CD  ” Colori del Novecento”, in cui sono incluse le prime assolute di “Astor Duo” di B. Beggio  e  la Sonata n.19 di P. Lachert.
Il Duo ha collaborato  inoltre a varie esperienze di teatro musicale con la compagnia del teatro Florian Espace di Pescara.
Tra gli spettacoli “Inedith Brel” e il ” Caso Papaleo” di Ennio Flaiano.
E’ titolare della cattedra di Teoria, lettura musicale e audiopercezione al Conservatorio U. Giordano di Foggia.

Per entrambi gli interpreti la nascita del duo ha incarnato un diverso modo di intendere l’attività del musicista. Che ha come fine ciò che la musica può portare nella vita non per farne metafora ma altresì come lavoro quotidiano. Ciò che precede il concerto, ciò che ne segue in termini di verifica del lavoro fatto è sottoposto ad una continua osservazione le cui scoperte portano al fare successivo.
Il repertorio proposto dal duo Sbaffi Campi è decisamente desueto. L’accostamento dei brani, ben lontano da dispute filologiche, nasce da un lungo lavoro di ricerca che ha portato gli interpreti ad accostarsi a repertori raramente frequentati da formazioni analoghe. L’essenzialità ha sacrificato ogni eccesso per ritrovare un’intimità fatta di toni tenui, rarefatti. Alla ricerca di una dimensione nella quale è importante scoprire e condividere non mostrare.
Il desiderio di creare una sorta di empatia con il pubblico è perseguito mediante un percorso che, iniziando con sonate, arie rinascimentali e barocche, parti improvvisate, giunge a brani originali del ‘900 di autori quali D. Milhaud e J.  Francaix. Nell’aria di Monteverdi la parola è sacrificata al suono che ne riassume e ne restituisce significati forse ancora più profondi.
Un filo sottile collega la prima parte alla seconda.  Due brani per pianoforte solo di un autore assai caro ad A. B. Michelangeli, F. Mompou, compositore catalano, nato nel 1893.
Autore della raccolta Musica callada, musica che tace, che esprime la voce stessa del silenzio.
L’accostamento dello strumento più classico, il pianoforte, con quello più moderno,  il sassofono (l’ultimo strumento acustico inventato), consente sonorità che conducono l’ascoltatore in una dimensione ora antica ora moderna la cui magia e fascino sono davvero sorprendenti.